Questo pomeriggio, presso la Sala Congressi del Centro Bellavita di Spinetta Marengo (AL), si è tenuto il meeting “Attiviamo buone energie: analisi del mercato e prospettive per il futuro” organizzato dal Gruppo Amag.

Al convegno sono intervenuti: Emanuele Rava, Amministratore Delegato di Amag Spa; Paolo Arrigoni, Presidente Gestori Servizi Energetici; Paolo Arrobbio, Consigliere Gestore Mercati Energetici; Matteo Mazzufferi, Ingegnere di Reset Spa; Giorgio Abonante, Sindaco di Alessandria; Marta Scrivanti, Direttrice ARPA Alessandria e Asti; Franco Parola, Responsabile Area Territorio e Ambiente Coldiretti Piemonte e Roberta Lombardi, Direttrice del Dipartimento dello Sviluppo Sostenibile dell’Università del Piemonte Orientale.

Il tema discusso è stato quello delle “buone energie” per il quale il Gruppo Amag ha l’impegno di creare una Comunità Energetica Rinnovabile (CER), con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale.

“Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono la novità nel campo dell’energia in Italia – ha dichiarato Emanuele Rava, Amministratore Delegato di Amag Spa -. È un progetto ambizioso che stiamo portando avanti insieme alla Provincia di Alessandria e al Comune di Alessandria. In questo momento siamo in attesa dei decreti attuativi da parte del Ministero, il Gruppo Amag è pronto a partire.”

Durante il meeting è stata ufficialmente avviata la Centrale di produzione di energia da biomassa in regione Aulara ad Alessandria: un nuovo impianto essenziale per la produzione di energia elettrica pulita e calore al servizio della comunità e dell’economia circolare. Con circa 2600 tonnellate di fogliame, verde e residui di potatura raccolte nei Comuni gestiti dal Consorzio di Bacino Alessandrino, la Centrale produrrà energia elettrica e termica utilizzata, in prima battuta, negli impianti di Amag Reti Idriche, valutando poi l’impiego dell’eventuale surplus energetico. Si calcola, infatti, una produzione dell’equivalente del fabbisogno di elettricità di circa 500 famiglie. Un esempio perfetto di economia circolare in cui Amag Reti Gas assume ruolo di produttore di energia rinnovabile attraverso rifiuti “verdi” di Amag Ambiente e Amag Reti Idriche utilizzerà l’energia prodotta per alimentare i suoi pozzi, assumendo il ruolo di consumatore finale.

“Acquisteremo anche un terreno a Predosa che verrà dedicato in parte alla creazione di nuovi pozzi, – ha aggiunto Emanuele Rava – in parte sarà invece dedicato ad un impianto fotovoltaico per l’autoalimentazione delle pompe e, l’eventuale surplus energetico, verrà messo in rete.”

Il progetto prevede anche un ciclo esterno: è, infatti, allo studio una “rete” suddivisa in cinque siti che potrebbero installare impianti fotovoltaici, partendo dai capannoni di Amag Ambiente, passando per due edifici scolastici, un edificio comunale e un circolo associativo. In questo modo si intende creare una rete decentralizzata in cui è richiesta la partecipazione attiva e consapevole dei cittadini, promuovendo una gestione sostenibile dell’energia, all’interno di un nuovo modello energetico.

Oltre a sfruttare l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, le Comunità Energetiche Rinnovabili garantiscono una riduzione dello spreco energetico e promuovono la condivisione di un bene fondamentale a un prezzo concorrenziale, a cui si aggiungono i meccanismi degli incentivi del Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

“L’obiettivo è ridurre la dipendenza energetica – ha dichiarato Paolo Arrigoni, Presidente Gestori Servizi Energetici -. La Commissione Europea ha innalzato al 40,5% per il 2030 l’introduzione di energie rinnovabili, in sostanza in 7 anni dobbiamo essere in grado di raddoppiarle, attualmente il dato a fine 2022 è del 19%. E’ inoltre necessaria una neutralità tecnologica, fotovoltaico ed eolico la faranno sempre da padrone, ma sono fonti non programmabili, piuttosto l’idroelettrico e la biomassa possono essere fonti reperibili h24″.

L’intero Progetto è perfettamente in linea con la mission di Amag Spa, da sempre proiettata alla diffusione di modelli di inclusione e collaborazione in grado di generare benefici per il territorio e per le persone che lo abitano: le Comunità Energetiche Rinnovabili sono un’ottima occasione per accrescere la consapevolezza dei consumatori sull’importanza delle risorse, promuovendo comportamenti virtuosi e in grado di contrastare la povertà energetica.

“Siamo nella stagione in cui le famiglie utilizzano maggiormente riscaldamento e illuminazione – ha dichiarato Paolo Arrobbio, Consigliere Gestore Mercati Energetici  -. E’ previsto nei prossimi mesi un ulteriore aumento dei costi di luce e gas per tanto investire su progetti di comunità energetica può consentire un aumento del livello dell’autonomia energetica e di conseguenza una riduzione dei costi.”